sabato 20 luglio 2024

MOLTE VOLTE SIAMO OPPRESSI DA NOI STESSI, DAL NOSTRO FARE MENTRE LO SPIRITO VORREBBE RESPIRARE.

Mc 6,30-34

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Gesù era un uomo famoso, uno che di fatto attirava le folle  ma che spesso le fuggiva perché proiettavano di di lui desideri di potere lontani mille miglia dal motivo per cui era venuto in questo mondo.

Anche noi abbiamo bisogno di tranquillità ma sarebbe sbagliato cercarla soltanto la domenica o durante le vacanze. Se non vogliamo perderci nelle cose o nelle incombenze occorre riservarsi degli spazi di libertà dove possiamo  capire se la nostra giornata è frutto dell' esercizio della libertà oppure di una costrizione non accettata e farci i conti.

venerdì 19 luglio 2024

NON È L' 0DIO A TENERE INSIEME QUESTO MONDO, ANCHE SE I CORVI  S'AMMASSANO SUI CADAVERI, MA, COME TESTIMONIA GESÙ,  L'AMORE.

Mt 24, 27-33

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi. “Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte”. Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno “il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo” con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte».

Siamo ad un passo della passione di Gesù ed i suoi discorsi sono d'addio ma anche di sguardo verso il momento in cui ritornerà in questo mondo.

Le sue parole ci aiutino ad alzare gli occhi dai disastri di questo mondo ma anche a guardare le tenere foglie di esperienze che ci danno coraggio perché,  dettate dallo stesso amore di  Gesù (che non volle cambiarlo in odio  a motivo di coloro che l'hanno ucciso), ci spingono ad una resistenza interiore, e non solo,  che testimoniando la speranza diano un segno della vita nuova a cui aspiriamo.

martedì 16 luglio 2024

 LA RIPETIZIONE SOTTO VARIE FORME È UN MODO PER FERMARE LA NOSTRA ATTENZIONE SU CIÒ CHE CONTA VERAMENTE.

Lc 10, 13-16

In quel tempo. Il Signore Gesù parlava ai settantadue discepoli e disse: «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

Gesù non è mai autoreferenziale perché fa sempre un passo per rivelarci che la sua vita non è solitaria ma sempre in tensione verso Chi l'ha  inviato. 

Sarebbe bello che anche noi muovessimo sempre un passo verso la nostra interiorità per scoprire che non siamo soli e che la vita divina continuamente ci porge occasioni per scoprirla: l'importante è non essere sordi o ciechi.