martedì 11 ottobre 2016

   
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Lc 6, 6-11                                                    mercoledì 22 giugno 2016


[6]Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. [7]Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. [8]Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. [9]Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». [10]E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì.[11]Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.


Il tema è quello di Gesù ed il sabato di cui si proclama Signore. Per gli ebrei nel giorno di sabato era proibito fare delle azioni e nel nostro caso era ritenuto proibito guarire in giorno di sabato. Gesù guarisce un uomo che aveva la mano paralizzata e con le sue sole parole («Stendi la mano!»)  cambia la realtà fisica dell’uomo. Gesù parla con autorità perchè ciò che dice fa e ciò che fa corrisponde alle sue parole. Oggi abbiamo tutti bisogno del modo d’essere di Gesù perchè tra  il nostro dire ed il nostro fare ci passa davvero il mare. La nostra parola non è capace di cambiare la realtà semplicemente perchè non crediamo che possiamo farlo. Preferiamo darci all’arte dell’interpretazione  perché la troviamo più confacente al nostro modo mentale di affrontarla e così perdiamo la vita vera e tutto ciò poi ci serve per altre interpretazioni.  Il brano però non è solo finalizzato a farci vedere il miracolo della mano guarita ma a renderci liberi di fronte alle leggi quando queste si oppongono alla vera vita dell’uomo. Bene fa l’Italia a salvare dalla morte coloro che vogliono raggiungere il nostro paese e male fanno tutti coloro che in nome delle più svariate motivazioni preferirebbero magari evitare qualsiasi tipo di soccorso per scoraggiare i migranti che si mettono in mare. Da una parte dunque quelli che vorrebbero votare leggi respingenti, dall’altra coloro che pur percependo la complessità del problema, non ritirano la mano nel momento in cui c’è bisogno di darla. E credo che il Signore stia benedicendo l’Italia solo per questa potente e buona operazione umanitaria.